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Home. Ho iniziato a non tenere più il conto degli anni trascorsi in giro per il mondo per il lavoro di Hubby. In un certo qual senso penso sia una sorta di “difesa” interiore per supplire alla mancanza di un posto fisso e solo mio nostro. Certo, lavorare per le multinazionali ti concede dei lussi. Gli hotel sono solitamente cinque stelle e viene prenotata sempre la suite. I ristoranti sono favolosi e soprattutto non paghi. In questi ultimi dieci anni, di cui i primi cinque lavorati  con Hubby, abbiamo vissuto ovunque. Ben 3 anni in un Hotel  meraviglioso  dal quale si dominava il golfo dei Poeti e coi quali siamo diventati amici coi proprietari. Lasciavamo lì le nostre cose e il venerdì dopo pranzo partivamo per l’Alto Adige dove avevamo abbiamo la casa, per trascorrere il weekend. Era sempre un toccata e fuga perché la domenica sul pomeriggio tardi, ci “buttavamo” sulla Cisa per non dover far la levataccia il lunedì mattina. Poi c’è stata Gorizia seguita da anni in Danimarca e idem per la  Svezia per poi approdare in America destinazione finale. Alt!  Finale per ora è un’utopia; anche qui siamo stati “zingari” vivendo i primi 11 mesi in Connecticut in una città che non offriva nulla di interessante essendo un polo prettamente industrializzato e d’uffici. Però abitavamo in un bel residence  in pieno downtown  di fronte ad un parco cittadino bellissimo (e molto curato)  poiché era alle spalle del Capitol. Anche la sicurezza era alta proprio per quel motivo. La cosa piacevole era che bastava attraversare la strada per trovarsi immersi nella natura ma non solo; il venerdì alle 13 gli uffici si svuotavano e il traffico ed il caos lasciavano posto ad una calma assoluta e irreale. Da lì ci siamo trasferiti in Michigan,  sede della società dove lavora Hubby. In effetti anche qui, abbiamo dovuto cercare e scegliere una casa che ci piacesse in soli 10 giorni e credetemi…non è facile come sembra. Neppure il tempo di traslocare ed ecco che siamo stati spediti in Tennessee a Nashville e poi di nuovo Connecticut e infine di nuovo Michigan. Tutti questi spostamenti hanno implicato il cambio continuo di Patente (qui la rifai!), della targa auto, delle registrazioni sulla SSN e via dicendo. Insomma un vero e proprio strazio. Molti mi dicono: ” Ehhhh beata te che giri!” e diciamo che non mi sono limitata a questi ultimi anni descritti, ma sin da giovane i continenti li ho girati tutti per via del mio lavoro e non ho mai avuto una meta fissa. Il mondo lo conosco bene ma ora è tempo di dire basta. Sono arrivata al punto che ho la nausea di aerei, aeroporti, hotel (per quanto bellissimi), di pranzi e cene nei ristoranti e macchine a noleggio. Sogno una casa nostra dove vivere una vita “normale e stabile”  visto che l’ultima, quella in Alto Adige   ( doveva essere “la casa dove invecchiare insieme”)  in 5 anni l’abbiamo abitata, in totale,  neppure uno!  É pur vero che il mio attuale  lavoro posso svolgerlo ovunque io sia, ma… sento il desiderio di svegliarmi la mattina sempre nello stesso letto, di entrare in una cucina e prepararmi la colazione senza preoccuparmi che alle 10 non la serviranno più! Piccole cose che per tanti di voi, per tutti quelli che incontro e mi dicono “wow che bello sei sempre in giro, non devi neppure pulire e rifare il letto”  sembrano fantastiche e per me sono diventate un incubo. É pur vero che in questo periodo sto molto in questa casa anche grazie alla scuola ed ai vari impegni mentre Hubby viaggia avanti e indietro in tre Stati diversi, ma sento che non è qui che voglio fermarmi. Vorrei trovare in terra la stessa sensazione che ho tra le nuvole; Pace immensa che il Michigan non mi dà. Comunque basta! Basta piangersi addosso visto che c’è di peggio, mi rimetto  a lavorare sperando che smetta di piovere pur senza speranza dato che il meteo preannuncia per giovedì l’arrivo di altra neve! Sigh!

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GMS .

Pubblicato da GMS .

" La miglior vendetta? La felicità! Non c'e niente che faccia impazzire i mediocri più che il vederti felice." Alda Merini Io ho scelto di essere felice!

6 Risposte a “HOME…”

  1. Ciao cara Greta , ho letto attentamente e tutto d’un fiato il tuo scrivere , da dove ne traspare una velata malinconia per il non avere ancora un posto fermo , dove vivere con il tuo Amore.
    Coraggio dolce creatura , dal poco che posso aver capito di te , è che sei estremamente
    positiva , e questo ti sarà sempre d’aiuto per affrontare qualsiasi cosa avvenga nella tua vita.
    E con questo pensiero , te lo auguro con il Cuore , con affetto sincero .

    Ti lascio un grande abbraccio 🙂
    Rosy

     
    1. Che cara che sei Rosy! Diciamo che invecchiando sento voler far mie alcune comodità. Prima non ho mai dato importanza alla casa come posto fisso anche se c’è sempre stata (una casa). Adesso sono stanca di traslochi. !5 negli ultimi 13 anni1 Eh sì…hai letto bene, in alcuni posti ho vissuto solo 9 mesi e tutte le volte è una fatica terribile. Ora voglio riposare in un posto che mi veda invecchiare. Abbiamo scelto il Texas (ovviamente!) e ci stiamo lavorando. Hubby sta vagliando delle offerte di lavoro molto allettanti e chissà che presto non si faccia il passo definitivo! Anche lui valuta un lavoro che lo veda fermo o al limito che lo porti a viaggiare un paio di giorni al mese non di più. Sarà ciò che Dio vorrà! Ricambio il tuo abbraccio cara di vero cuore

       
  2. Cara Greta, ho letto questo tuo racconto e mi sono immedesimata nella tua situazione. Sì in effetti non dev’essere bello non sapere dove vivrai, o almeno non lo sai per scelta, ma io sono sicura che tu ce la fai sempre.La Paoletta

     
    1. Certo che ce la farò Paoletta perché a dir la verità ho una grande fortuna; posso parlare al plurale e quel ce la farai è in realtà un “ce la faremo” perché con Hubby accanto, tutto è possibile, anche superare i rarissimi momenti di sconforto e lamentela L’Amore, e tu lo sai bene, vince su ogni cosa. Ti abbraccio e grazie per le risate che riesci sempre a farmi fare

       

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