VIPERA (e pure cornuta!)

 

Quella che vedete in foto, presa dal web perché io, onestamente non mi sarei fermata a fare la foto, è la “vipera cornuta del Sahara”.  Bella vero? con quegli occhietti e quelle corna così erette; mimetizzata a dovere per apparire, ma non troppo. Ma voi, avete mai incontrato dal vivo una vipera o un serpente sul vostro cammino? A me, purtroppo, è capitato e non è stata una bella esperienza. Ricordo che ero ragazzina e che andavo in vacanza in Friuli dai nonni. In giardino c’era un enorme masso che papà, con una draga e un’enorme scavatrice,  aveva fatto trasportare dal torrente che attraversava i nostri terreni, al centro del parco. Era la pietra sopra la quale  la nonna e la bisnonna, inginocchiate, strofinavano i panni. Quando lui riuscì a convincere sua madre (mio nonna) ad usare la lavatrice, decise di far trasportare quell’enorme masso ad impervia memoria. L’estate dopo, mia mamma chiamò i giardinieri per far piantare, intorno, dei fiori e quando uno di loro iniziò a scavare, fece un salto. Sotto, aveva fatto il nido una vipera e c’erano diverse uova alcune già schiuse. Che paura! Ricordo che il giardiniere fece allontanare noi bambini e poi le uccise con la vanga. La cosa mi è rimasta impressa. Quando tutto fu compiuto, ci avvicinammo cautamente incuriositi. ricordo che malgrado la testa fosse staccata ancora la lingua si muoveva… Ehi, ma cosa credevate avrei raccontato? Maliziosi!

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GMS .

Pubblicato da GMS .

" La miglior vendetta? La felicità! Non c'e niente che faccia impazzire i mediocri più che il vederti felice." Alda Merini Io ho scelto di essere felice!

2 Risposte a “VIPERA (e pure cornuta!)”

  1. Sì a me è capitato un paio di volte. Una volta ho visto una vipera a 5 cm. dai piedi, in montagna. E un’altra volta quando ero nell’orto. In quel caso, avendo vicino il badile non ci ho pensato due volte. L’ho fatta a fettine. Ciao carissima

     
    1. Il mio Papà ci raccontava che quando lui era ragazzo, per pagarsi l’università a Parigi (ha studiato alla Sorbona), uno dei lavoretti che faceva perché fruttava molto bene, era andare a caccia di vipere col fazzoletto di seta e togliere loro il veleno che veniva venduto all’Institut Pasteur. Lo usavano per il siero antivipera inoculandolo nel cavalli…
      Ciao Paola

       

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