E.R. without George.

 

E.R. without George 

  

foto presa dal Web.

Vi ricordate il telefilm della serie E.R? Beh oggi parleremo seriamente di sanità  americana ma un poco come di un episodio che chiameremo ” E.R. without George “. Questa meravigliosa foto è dell’ospedale PUBBLICO pediatrico della città dove vivo e dove le vetrate vengono lavate da una società che manda i suoi addetti vestiti da super eroi. Lo trovo meraviglioso! E detto ciò, quando si parla di sanità negli Usa spesso la gente lo  fa a sproposito, le idee sono confuse e non si è di certo aiutati , anzi, direi che si è condizionati da quello che i Media vogliono far arrivare alle persone (soprattutto a quella che non si informa!)  Quindi, con l’aiuto di chi per la sanità americana ci lavora e sa com’è strutturata veramente, voglio cercare di spiegare per grandi linee come funziona. Inizio col dire che mi hanno sempre fatta sorridere beata ignoranza, le persone che parlano di “ persone lasciate morire per strada” o che sostengono  “ l’America è l’unico paese che non cura le persone”. Ma il Sudafrica? La Cina? Il Giappone? hanno lo stesso identico sistema sanitario ossia non hanno una copertura sanitaria universale ma si sa, pur di  tirare “menta” agli Stati Uniti,  gli anti americani darebbero contro anche a chi nel settore ci lavora da anni.

Inizio sfatando un mito e …tenetevi forte perché vi sconvolgerà apprendere che  non è vero che negli States non esiste la sanità pubblica, tutt’altro e l’ospedale della foto, ad esempio, lo è.  Sappiate che gli USA hanno la spesa sanitaria più alta al mondo con, attualmente, circa il 15% del Pil nazionale. Detto ciò , malgrado i difetti ed i limiti che ogni sanità ha in se (formiche nei letti e bagarozzi  nei bagni a parte che lascio all’Italia!) esistono due programmi pubblici che sono Medicare e Medicaid, attivi dal 1965 grazie al Presidente Lyndon Johnson. A questi si aggiungono i programmi per i neonati e per militari.
Ora cercherò di spiegarvi cosa sono e come funzionano. Medicare è il programma sanitario per gli over 65 ed i disabili e offre una copertura totale senza tenere conto del reddito personale. Quindi, un ricco e un homeless della stessa età, hanno le stesse cure e gli stessi diritti. Viene gestito dal Governo federale ed è “foraggiato” dai contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro. Prevede la copertura ospedaliera, l’assistenza domiciliare o residenziale (case di riposo) le visite mediche, la diagnostica e la prevenzione, l’assistenza SNF (Skilled Nursing Facility) ciò quella che viene data  nelle strutture con qualificata assistenza infermieristica, comprende poi assistenza domiciliare e in Hospice ovvero strutture dedicate ad assistere le persone terminali, ma anche i servizi medico chirurgici e le vaccinazioni. Questa è Medicare ed è totalmente GRATUITA. Pensate, non si paga manco il ticket!
Poi c’è Medicaid destinata ai poveri, ai nullatenenti, alle fasce deboli della popolazione che li assiste attraverso le elargizioni sia statali che federali. Quest’ultimo copre oltre il 60% delle spese quindi  decide e fissa i criteri generali,  ma sono i singoli Stati a decidere, in modo autonomo, il modo, il come, il quando e a chi sono destinati i fondi.
Medicaid è destinato, come dicevo, a chi è alla soglia della povertà, ma anche a donne in gravidanza, famiglie con e senza bambini, disabili e over 65 che non possiedono nulla.  In ogni caso, molti che potevano beneficiarne, non l’hanno voluta adottare perché non vogliono rendere noto lo stato di indigenza per una sorta di vergogna.
Quindi, Medicaid e Medicare insieme coprono circa il 30% della popolazione mentre la restante fetta usufruisce della copertura sanitaria da assicurazione privata.
Purtroppo in Italia, per disinformazione o ignoranza, l’immaginario collettivo associa la sanità all’assicurazione e pensa che senza di essa si muoia per strada, non si ricevano cure o medicine. Qui noi ridiamo quando qualcuno scrive certe idiozie! Io ho riso pochi giorni fa leggendo questa cosa scritta da una persona  su FB!
Lo sapete come funziona il sistema delle assicurazioni sanitarie private negli Stati Uniti?
È davvero semplice, ma è distante anni luce dalla sanità come viene intesa in Europa. Le aziende americane offrono ai propri dipendenti il tipo di copertura sanitaria che è possibile acquistare in relazione al loro reddito. Il costo dell’assicurazione viene detratto, quindi, dallo stipendio. Ne consegue, ovviamente, che la quantità e la qualità di cure e medicine coperte dalla polizza assicurativa sono direttamente proporzionali alla propria ricchezza (ma si possono sempre integrare nulla lo vieta e molti lo fanno!). Questo sistema taglia fuori quelli che, avendo un reddito basso, non possono permettersi le detrazioni dallo stipendio. Ovviamente, se si hanno capacità,  grande volontà e se si è fortemente voluti da un’Azienda, questa, pur di accaparrarsi la persona, le “regalerà” compresa nel  contratto, l’assicurazione estesa anche alla famiglia. (così è stato per noi e alcuni colleghi ed amici).
Negli USA solo il 70% della popolazione è in possesso di assicurazioni sanitarie private grazie ad un contratto da lavoratore dipendente o acquistate in modo autonomo o da integrazioni di quelle elargite per contratto.
Ma come si fa ad averla direte voi? Semplicissimo;  le aziende contrattano l’assicurazione con il proprio dipendente al momento dell’assunzione, consentendogli di scegliere l’opzione che ritiene più conveniente per lui. Le polizze possono essere di diverso tipo: a copertura totale pagando canoni molti alti anche perché, sovente, sono estesi alla famiglia, oppure parziali , o con costi più contenuti e la possibilità di pagare i servizi non inclusi con le proprie finanze.
Diciamo che una famiglia di 5 persone pagherà 12,000 dollari all’anno di assicurazione ma se si è in due a lavorare, questi sono spalmati sui due redditi. Attualmente il 40% degli americani ha scelto di non pagare un’assicurazione e sono soprattutto quelli delle minoranze etniche, i giovani  che lavorano ma si sentono sani e invincibili e quindi non vogliono “sprecare” soldi per l’assicurazione (salvo poi pentirsi quando si fanno male!).
Ora, tenetevi forte perché vi sto per dire che il tanto odiato George W.Bush, ha voluto il HSA che altro non è che  un conto con costi di gestione zero, che accantona denaro dedotto dalle tasse e lo devolve alle spese mediche. Hai visto il cattivone che ha fatto? E pensate che i democratici avevano votato a sfavore dicendo che se si fosse diffuso le compagnie assicuratrici avrebbero alzato i costi ai clienti e magari anche a loro (ecchisenefrega!) In ogni caso è l’assicurazione che stila una lista di medici, ospedali e via dicendo ma è l’assicurato a scegliere .
La cosa che crea realmente problemi è quando un lavoratore si dimette o si trasferisce in altri Stati per cambiare lavoro, questo perché l’assicurazione, essendo pagata totalmente dal datore di lavoro oppure in parte dal lavoratore, e comunque  legata al lavoro e lascia, durante il passaggio, la persona scoperta. Ovviamente si può trovare la soluzione. Vi faccio un esempio; noi paghiamo circa 25,000 dollari annui di assicurazione o meglio, la società li paga per noi, a cui ne aggiungiamo noi altri 5,000$ per avere una copertura che ci dia tutto, (tipo lo sbiancamento dei denti una volta l’anno, le  4 pulizie, gli occhiali da sole, quelli graduati, le montature firmate ecc in numero massimo di sei paia a testa all’anno). Quando Hubby ha cambiato società, è bastato fare, per i 10 giorni del passaggio tra una e l’altra società, un’assicurazione transitoria che terminava esattamente alla mezzanotte del giorno precedente in cui iniziava a lavorare. Certo, costosa ma non impossibile. Molti però non lo fanno e direi che un pochino se la cercano no?
In ogni caso, sfatiamo il  mito secondo il quale, in assenza di copertura assicurativa, gli ospedali rifiutano di soccorrere un malato. Esiste l’Emergency Medical Treatment e l’Active Labor Act, che stabiliscono che ogni ospedale che accetta pazienti coperti da programmi pubblici, come Medicare e Medicaid, sono legalmente obbligati a prestare soccorso e fornire cure mediche a qualunque paziente, indipendentemente dalla possibilità di quest’ultimo di sostenerne le spese. I non assicurati hanno la possibilità di rivolgersi a diverse tipologie di strutture convenzionate e riconosciute, che forniscono cure mediche gratuite o a costi molto contenuti, fermo restando che possono in ogni caso pagare direttamente le prestazioni ricevute in qualunque altro ospedale anche a rate di soli 50$ al mese e se non possiedono nulla, tipo gli homeless, non pagano nulla.
Il fatto è che chi non ha assicurazione, spesso, finisce con non chiedere aiuto medico fino a quando non è in condizioni di reale emergenza.
Ma il rovescio della medaglia qual’è? Perché costa così tanto la sanità in questo paese?
Beh, per tre ragioni:
le strutture sono all’avanguardia, le tecnologie innovative e c’è una grande attenzione per la ricerca sia essa farmaceutica, scientifica o medica. Poi i farmaci costano un botto perché una legge vieta al Governo di trattare con le case farmaceutiche così come accade in Europa ed alla fine la spesa pubblica destinata alla sanità è in costante crescita.

Ora vi è chiaro che nessuno muore qui senza cure a meno che a curarlo sia davvero George Clooney il quale non sa dove iniziare? Ecco perché E.R. without George!

(Visited 379 times, 24 visits today)
GMS .

Pubblicato da GMS .

" La miglior vendetta? La felicità! Non c'e niente che faccia impazzire i mediocri più che il vederti felice." Alda Merini Io ho scelto di essere felice!

6 Risposte a “E.R. without George.”

  1. Buongiorno cara Greta , mentre qui a Torino e’ già mattina inoltrata in America vi state appena svegliando per chi inizia la mattina presto 🙂 Sai pensavo quanto è bello e utile avere uno spazio web come blog per poter comunicare con Amici a migliaia di km da noi , in altri Continenti . E’ interessantissimo ( uso questo aggettivo) quanto ci fai leggere sulla vostra sanità , io non ne sapevo nulla , ed ogni tanto passo a rileggere perche’ ho il timore di essermi persa qualche riga , non è così , ma alle belle Emozioni in scrittura come quelle che sai donare tu non si può darne lettura e via , bisogna leggere bene i contenuti perche’ sono molto interessanti . Di questo e di tutto ciò che scrivi ne sono felice che esisti .

    Grazie Amica cara , per la tua dolcezza un abbraccio di bene .

    La nostra Amica Paola e’ in vacanza , estendo anche per lei questo abbraccio .

    Buon inizio settimana.

    Rosy

     
    1. Grazie Rosy. In effetti è un post da rileggere perché ciò che per noi in America è semplice così come comprendere il sistema sanitario (peraltro identico a quello sudafricano, cinese e giapponese) così non è per un europeo. Ci sono aspetti, poi, che non ho volutamente spiegato su come si usa l’assicurazione sanitaria ma lo farò più avanti poiché non volevo creare confusione!
      Eh la Paoletta è in vacanza lo so, beata lei! Tornerà bella abbronzata e con mille foto nel cassetto che spero condivida con noi che le vogliamo bene.Io ancora non riesco ad entrare nel tuo blog nemmeno da sloggata o come expat o altro. Mi manderesti tu il link? Provo ad accedere attraverso quello perché mi spiace un mondo non riuscirci e ancora Paola non ha capito come mai non riesco! Buona settimana cara!

       
      1. Eccomi cara Greta , a rileggermi questo tuo post , e volevo aggiungere ancora qualcosa , riguardo alla fotografia dell’ospedale PUBBLICO pediatrico della città dove vivi ed è un immagine splendida nel vedere i super eroi alle vetrate , certo che l’America e’ tanto avanti in tutti i sensi .

        Si ti copio qui’ il link del mio blog , ma non preoccuparti , non capisco come mai non riesci ad entrare , io e te comunichiamo quì , e ne sono immensamente contenta .Grazieeee

        Un abbraccio con affetto

        https://sullaviadeisogni.blogspot.it/

        Rosy

         
        1. I bambini, come gli anziani, sono molto protetti qui ed inoltre, di fronte alla malattia, cosa c’è di meglio che farli sorridere? Un abbraccio

           
          1. Leggo oggi cara Greta questo tuo pensiero . Ne sono contenta per loro che hanno molta protezione . Eh si il sorriso e’ un’ottima medicina per l’anima , per tutti quanti .

            Un abbraccio anche a te dolce Amica.

            Buona giornata .

            Rosy

             
          2. Ne sono più che convinta e siccome di pianti, nella mia vita, ne ho fatti troppi, alcuni anni fa ho detto basta! Certo non è facile lasciarsi sempre scivolare le cose addosso ma per certo sorrido sempre perché lo devo a me stessa principalmente e devo dire che funziona; sto davvero bene da qualche anno a questa parte e non mi sono abbattuta neppure quando mi sono arrivate le tegole in testa! Buona giornata cara!

             

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.