CRISTALLI

 

Cristalli

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Possiedo una madia antica, era appartenuta ai miei arcavoli. La apro ogni giorno, talvolta più volte al giorno  eppure oggi è accaduto qualcosa. Guardavo i vasi, i  cristalli che vi ripongo; colorati, intagliati, alcuni antichi con preziosi ricami in oro zecchino appartenuti alla trisnonna,  altri lineari e semplicissimi. Molti sono regali di persone che non ci sono più e che sapevano quanto mi piace avere sempre  in casa, fiori freschi.  Ho visto in essi una similitudine coi miei ricordi.

Sono cristalli tutti quanti differenti per fattura, colore, grandezza e materiale. Alcuni hanno sopra una patina del tempo ma mi basta tenerli in mano e chiudere gli occhi perché ritrovino la loro lucentezza.  Sono vasi fragili e preziosi, il cristallo li rende trasparenti e al tocco, se si scontrano tra loro, hanno ognuno un suono diverso, unico ed inconfondibile donatogli dallo spessore che è un poco, a paragone, come lo spessore interiore di tutti noi. E mi sono soffermata a pensare come questi vasi avessero tanto in comune con le anime che ho   sfiorato nella vita e che mi hanno lasciato sempre,  chi nel bene e chi nel male, qualcosa. E così alcuni mi hanno colpita più di altri perché sono lucenti o  adamantini, altri sono preziosissimi perché sono posti nell’ultimo scaffale, quello dove sono volate le anime, altri in basso, un poco nascosti perché hanno raccolto le lacrime. Vasi custoditi nella mia madia antica, e scricchiolante che paragono, un poco al mio cammino fatto di alti e bassi, di risate e pianti ma che sempre e per sempre custodirò nel mio cuore.

Ho cristalli  fantastici che si chiamano ricordi e ancora altri ne aggiungerò a questa collezione e se mai sarà possibile, saranno ancora più belli perché il loro suono, quando li maneggio è musica per l’anima.

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GMS .

Pubblicato da GMS .

" La miglior vendetta? La felicità! Non c'e niente che faccia impazzire i mediocri più che il vederti felice." Alda Merini Io ho scelto di essere felice!

6 Risposte a “CRISTALLI”

  1. Penso proprio che nella vita ci siano tante persone che ci lasciano qualcosa. Io dal bene ma principalmente dal male ho sempre raccolto qualcosa, ma come dico bene è male, e il male va allontanato.

     
    1. e su questo siamo perfettamente d’accordo. Il male va allontanato perché avvelena, perché, per l’appunto “è male”. Sono convinta, tuttavia, che anche da tale sentimento negativo si possa imparare molto; intanto a rivalutare le proprie azioni, a guardarsi dentro e capire se e dove si è sbagliato, e nel caso che questo lo si sia ricevuto da qualcuno, a esser più selettivi, più guardinghi. Dal male io ho sempre imparato qualcosa e ne sono felice! Un abbraccio Paolè e bentornata dalla prima tranche di vacanza!

       
  2. Che bella la tua madia antica , è come se respirassi il profumo del tempo che fu , ma
    conservandone con cura oggetti , diventano preziosi e sembra rivivere con loro la bellezza
    di quei momenti con quegli affetti , che restano sempre dentro il Cuore .

    Io ho una cassettiera , di arte povera , non è molto grande , ma li’ ho conservato tanti
    “Ricordi” di lettere , di oggetti piccini , che appartengono al passato , ed ogni tanto anch’io
    ne prendo la chiave custodita in un angolino e ritrovo parte del mio passato che mi fa
    bene al Cuore.

    Bellissimi pensieri i tuoi cara Greta , ti lascio un grande abbraccio con affetto.

    Rosy

     
    1. Sono affezionata a quella madia perché la fece il bisnonno del bisnonno di mio Padre di nome Francesco. É vecchissima ed è passata di mano in mano fino ad arrivare a me e me la sono portata in America come la culla che uso come bar e che ha visto dormire sei generazioni di maschi della famiglia di mio Padre. L’ultimo fu mio figlio! Ho anche io una cassettiera molto vecchia che tengo nello studio, dove ripongo le lettere, le foto e una scatola con tutti i ricordi più preziosi. Come vedi abbiamo qualcosa in comune! La metafora è nata dalle mie riflessioni ma è quanto di più veritiero ci sia: persone belle come i più belli dei cristalli intagliati a mano, altre opache come i Gallè. Insomma, come dicevo a Paoletta, tutto ciò che passa, nel bene e nel male, lascia qualcosa e quel “qualcosa” ci fortifica l’animo. Un abbraccio Rosy e buon mercoledì

       
  3. Amo i mobili antichi, Greta. In casa ne ho diversi, un paio acquistati ( e pagati “bene”) perché piacevano alla parona (per farla contenta), altri avuti in eredità da povero mio papà. Vedendo questa tua bella madia e comprendendo quel che rappresenta per te, mi hai fatto tornare indietro nel tempo quando vivevo con i miei genitori. Una vecchia poltrona in stile impero usata da mio nonno paterno, conservata da mio padre e che aveva bisogno di essere restaurata, così come una scrivania sempre di mio nonno paterno, anche lei da risistemare. Dissi a papa: “Se me le regali le faccio risistemare e poi ti mando le foto”.. Sulle prime non voleva (è sempre stato geloso di quei mobili che per lui avevano una grande importanza affettiva), poi – tramite i buoni .. uffizi di madre me li ha dati. Purtroppo non feci in tempo a farglieli vedere restaurati per via di un tragico incidente d’auto in cui lui e la mamma volarono in cielo tanti anni fa.
    Le ho conservate gelosamente senza procedere al restauro perché non avevo molta fiducia in quelli che operano nella mia zona. Un giorno, casualmente, a Codroipo ho conosciuto un vecchietto quasi ottantenne che faceva quel lavoro a tempo “perso”, per arrotondare la pensione magra e mi lasciai convincere.. Devo onestamente dire che fece un ottimo lavoro, soprattutto la sedia anche se si prese quattro mesi di tempo per far tutto. Ecco .. la sedia la uso raramente ed ho pure spiegato ai ragazzi che è meglio lasciarla lì dov’è senza trascinarla a destra e a manca altrimenti si rovina.. Finora mi hanno dato ascolto e lo spero anche per il futuro .. ahahaha..
    Qualche volta mi siedo su quella poltrona e, chissà perché, appena chiudo gli occhi sembra prendere il via il film di una persona che non ho mai conosciuto, mio nonno paterno, morto 16 anni prima che nascessi..
    Un film .. si .. proprio come me lo ha descritto mio papa: un uomo tutto sommato di buon carattere ma molto, molto preciso e all’occorrenza severo con i figli, compreso mio padre che da ragazzino è stato piuttosto vivace..
    Mio padre assomiglia a sua madre, mia nonna Maria Beatrice di cui porta il nome mia sorella.. La poltrona .. ecco .. vorrei portarla in camera da letto così sto più tranquillo, però la parona non vuole perché secondo lei non si abbina bene etc. etc. Mah .. dopo 43 anni che stiamo insieme poteva accontentarmi. E vebbè .. In fondo sono io che la lascio sempre fare, altrimenti dopo tira fuori un muso lungo 1 km .. ahahahaha ..
    Anche stasera mi sono lasciato andare, ho scritto troppo Greta e tu .. si .. sei molto brava a farmi fare queste piccole confidenze che mi danno un gran piacere nell’anima. Grazie e mandi.. Bunegnot ^________^

     
    1. E come spesso accade, mi hai commossa. Tu, Vince, sai toccare le corde del cuore. Io sono molto affezionata ai miei mobili antichi che poi, non sono tantissimi; la culla antica, la madia (costruita e intagliata da questo avo!), la cassettiera della mia camera, quella della stanza ospiti e la mia scrivania da dove, in questo istante, sto digitando. Abbiamo pochi mobili, ma ci piacciono le cose belle e così la poltrona da lettura della camera ospiti è una Wassily di Breuer, quella della mia stanza è una chaise longue di Le Corbusier e in sala ho la vecchia Vanity Fair che fu di Papà e che prima di imbarcarla nel container per portarla qui con il resto dei mobili, ho fatto nuovamente tapezzare ma purtroppo non più nel color cuoio originale: del pellame se n’è occupato un artigiano di Trento che l’ha fatta arrivare direttamente dalla Frau e noi abbiamo solo pagato la fattura più il suo lavoro.Ci sono affezionata perché mio Padre, la sera, si sedeva lì, nell’angolo da lettura per immergersi nel suo libro. Nulla è cambiato se non che ora mi ci siedo io. Quanti cose tornano alla mente vero Vince? Si diviene nostalgici ma è bellissimo perché i ricordi sono il patrimonio del nostro animo. Mandi Vince, une busade di cûr. Leggere i tuoi commenti è sempre immensa gioia

       

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